“Quello che mi sento di dire prima di tutto è che in questo disco c’è tutto il mondo di Max Manfredi, e infiniti mondi che si incontrano, è un lungo viaggio nella geografia e nel tempo, sia nei testi che nelle musiche, nel linguaggio, nei contenuti, negli strumenti.” – Recensione di Andrea Marabotti – 27/10/2015


“Un album questo Dremong di grande suggestione, che però necessita di parecchi ascolti, con la giusta atmosfera, per essere assimilato ed apprezzato come merita. Contaminazioni tra suoni del folklore popolare europeo e attitudine rock senza tempo evidenzia la capacità di miscelare diversi stili musicali.” – Recensione su La Musica Rock – 10/12/2014″Si intitola Dremong. È il nuovo disco di Max Manfredi. Forse uno dei nomi che maggiormente oggi rappresentano la grande musica d’autore contemporanea. Una forma canzone che culla le parole e il loro significato proteggendole in qualche modo, celebrandole e conservandole nel tempo.” – Intervista su Music Enology – 03/12/2014


“Intro Dremong apre il lavoro con voci e suoni rarefatti che introducono alla vera e propria Dremong, una ballata popolare, ritmata e cadenzata in cui le due voci, maschile e femminile, si avvolgono tra loro, per sottolineare le parti più salienti del brano. Interessante il tocco di pianoforte che ne accompagna i momenti strumentali.” – Recensione su Ithinkmagazine – 03/12/2014


“Il nuovo album di Max Manfredi si intitola “Dremong”, brani nuovi e altri antichi che vedranno la luce con una veste volutamente “vintage”.
“Dremong” l’orso tibetano totem dell’album è un inquieto ed inquietante essere dal carattere” – Recensione su Rockambula – 01/12/2014


“…ed ecco che tra le mani suona il nuovo disco di Max Manfredi che ad onor del vero è forse un lavoro di infinità profondità espressiva e ricerca di dettagli, di particolari, di suoni e di parole. Un grande progetto destinato al consumo dei pochi che spingono se stessi e la propria sensibilità in lidi meno battuti dal quotidiano e dal consueto. Il sole del consumismo e dell’industrializzazione non trova terreno da rendere arso a piacimento…almeno non qui.” – Recensione su Cheap Sound – 25/11/2014


“…conferma sicuramente il talento, letterario e questa volta anche compositivo dando alla luce uno scrigno prezioso di grande musica che adornano testi curati al centesimo, dalla punteggiatura alle sfumature sonore. Il tutto mantecato da arrangiamenti che siano etnici e trasgressivi quanto basta e quanto permesso anche dai dettami di un cero cliché del genere.” – Recensione su OK Musik – 20/11/2014


“C’è la musica da ascoltare e poi c’è la musica che attira a sè come una calamita: “Dremong” é un disco di musica che avvolge, affascina ed appassiona perchè percepisci che Max Mafredi interpreta il suo mestiere come una fatalità e come la possibilità di far cristallizzare quello che canta.” – Recensione su Viva Low Cost – 13/11/2014


“La struttura di questo “Dremong” è chiaramente di stampo progressive, e un brano come “Disgelo” è lì a dimostrarlo, ma si odono indubbiamente anche echi di rock, folk, world music” – Recensione su KD – 13/11/2014


“Vi sto parlando di Max Manfredi, uno degli esponenti di quella che, nell’ambiente della musica, viene chiamata la scuola genovese. Avete presente un certo Fabrizio De Andrè? Ebbene, proprio lui lo ha definito come il più bravo tra i cantautori italiani” – Intervista su Urban Week  – 11/11/2014″


“Un nuovo disco intitolato ad un’icona della mitologia tibetana, il Dremong, antenato storico di quello che sara’ poi lo Yeti approdato in occidente in tutto il suo splendore perfino protagonista di numerosi libri e film del grande commercio.” – Recensione su Musicalnews – 04/11/2014


“La trasversalità è la protagonista del disco, con molti registri e stili dalla musica tradizionale ligure ed europea, con un’impalcatura prog che comunque Max Manfredi possiede, anche in ragione del fatto che la musica antica è vicina al progressive.” – Recensione su Iyezine – 03/11/2014


“Dremong” è un disco trasversale: progressive solo nei timbri, nostalgico della world music europea, affamato di accenni rock. In sostanza, è un album fatto da musicisti, con canzoni originali e inconfondibili, realizzate con passione artigianale senza imposizione di confini. Se infine di stile bisogna parlare, ecco lo stile “Dremong!” – Recensione su MyDreams – 28/10/2014


“Uno sguardo all’indietro per capire e gridare la rabbia e l’amore contro quello che è perso, quello che trascina a oggi rimpianti e veleno, estrema voglia libertà e pienezza, ricordi vissuti, ricordi da vivere sull’onda di una musica artigianale…datata…attualissima.” – Recensione su Quadriproject – 24/10/2014


“Una nuova grande pagina di musica firmata dal genio artistico e letterario di Max Manfredi. Una nuova pagina che non smentisce ma conferma, che non lascia spazio a grandi novità estetiche ma ribadisce un alto profilo culturale” – Intervista su FullSong – 23/10/2014


“A volte stupiscono, a volte sussurrano, a volte ritornano: sono i miti contemporanei che svoltano agli incroci senza fermarsi. È il caso di Max Manfredi ed i suoi incantautori di respiri nobili dinanzi a pizzichi di note sfumate.” – Intervista su BlogFolk – 17/10/2014


“Erede diretto di una certa lezione artistica tutta genovese che ha saputo fare scuola nel tempo, versificatore libero, cantautore di lusso e molto altro ancora, Manfredi arriva all’appuntamento con il disco più rock della sua carriera musicale…” – Recensione su Terapie Musicali – 15/10/2014


“Aggressivo ma fragile, temuto ma bistrattato, possente e letale per antonomasia ma al tempo stesso protagonista di tante fiabe rassicuranti e immancabile nella collezione di peluche di qualsiasi bimbo” – Recensione su Extra Music Magazine – 14/10/2014


“Sembra come perdersi nei boschi, cercando il sentiero che riporta al castello, senza smarrirsi ma tenendo a mente lo scopo della spedizione: ritrovare se stessi in un viaggio eterno di omaggi e di fantasie, di popoli e di musica, inseguiti da un Dremong tibetano che forse non è poi così malvagio come volevano dire.” – Recensione su Sound36 – 13/10/2014


“Dremong è un lavoro raffinato, che racconta anche la realtà, filtrata però attraverso un linguaggio poetico, struggente, fiabesco, al di sopra della media.” – Recensione su Clap Bands – 13/10/2014


“Max Manfredi è un geniale cantautore che arriva con “Dremong” alla sua sesta fatica discografica. Un grande album per un cantautore superlativo e da seguire con attenzione.” – Recensione su Audiofiollia – 13/10/2014


“Ecco un altro frutto, decisamente positivo, di Musicraiser. Ad essere finanziato, questa volta, è il nuovissimo lavoro di inediti di Max Manfredi uscito per Gutenber Music e curato da Primigenia Produzioni. 14 tracce a cavallo tra fantasia e realtà, tra progressive e tinte medioevali, spaziando tra terre lontane e viaggi fantastici.” – Intervista su Box Musica – 09/10/2014


“La poesia mitologica fatta canzone nel nuovo disco di Max Manfredi.” – Intervista su Indie Tune – 08/10/2014


“A differenza dei dischi precedenti, “Dremong” si caratterizza per un sound trasversale in cui si intrecciano, world music, rock e echi di progressive, il tutto impreziosito da una grande cura nella scelta tanto musicisti” – Recensione su Blogfoolk – 06/10/2014


“La qualità del songwriting è notevole, ma particolarmente sopra le righe ed eccitante è la scrittura testuale, così come la sua controparte nell’interpretazione vocale di Manfredi.” – Recensione su The Webzine – 03/10/2014


“Max Manfredi torna sulla scena con un album interessante e la buona musica continua a girare grazie al crowdfunding, cosa chiedere di più?” – Recensione su Meliterraneo – 02/10/2014


“Max Manfredi di sicuro sa il fatto suo in quanto a songwriting e lo dimostra con questo suo nuovo album” – Recensione su Colori Vivaci – 02/10/2014


“Dremong accosta sapida inventiva e meditata riflessività, rese entrambe per il tramite di uno sguardo incantato che concretizza.” – Recensione su Music Map – 01/10/2014