Centerbe centerbe centerbe, per dimenticare;
dimenticare che cosa? Il colore del mare
che il mare nei giorni di pioggia
è un brivido di stagnola
ci nuotano i cocktail di scampi
e i cuori della gente sola.
Ragazze vestite di rosso,
tristi come cespugli di more
in cerca di un marito fulmineo
di uno straccio d’amore
e una di loro che è altissima
e ha gli occhi dicembrini
le dico di darmi un passaggio
fino in Galleria Mazzini.
Centerbe, lo so che sei verde,
lo so che non togli la sete
sei occhi di lupo di bosco e lontananze d’abete
a berti divento filosofo, speculo che la vita intera
è tutta in questo distillare erbe di brughiera
a berti divento ubriaco e litigo col roveto ardente
a berti divento poeta così non dico più niente.