Otto topi a testa per ogni cittadino!
Il topo, che schifezza: infettivo, assassino!
Otto topi- e tu capisci che non è una fandonia
– in questa Babilonia,
Babilonia dei misci!
Città dura, che combatte perché in mente ci ha già un “dopo”
fatto a misura d’uomo, d’Uomo, d’UOMO, e NON DI TOPO!
Città che scava scava la metropolitana
alla faccia dei topi, figli di pantegana!
Ottotopi, ottotopi, ottotopi,otto
Ottotopi, ottotopi,ottotopi, toh!
Ma li hai visti i cartelloni dentro i sottopassaggi?
Otto topi nei paraggi, otto topi tra i coglioni…
Il copywriter sveglio studia il topo dal vivo…
lo dipinge cattivo, PER FARLO ODIARE MEGLIO!
Otto topi stampati, davanti al TV color…
anche il telecomando ormai è in mano loro!
Guardano le partite, chi vince e chi le busca
son persi nelle reti, le reti del Berlusca…
Ottotopi, ottotopi…
…e una pioggia rovente si rovescia sulla città
che interroga il serpente se dio c’è o se ci fa
e sul delirium tremens di un vecchio in subaffitto
che dibatte con le cimici che pendon dal soffitto
ma litiga col ragno (sì, per l’uso del bagno)…
e la pioggia scroscia e sbroda e la pioggia sbroda e scroscia
lava via tracce d’angoscia, lava il male con la soda
e i topi, i topi, i topi fanno per fuggire via dalla “topografia”
di un ghetto senza scopi!
Otto topi pesti e misti, otto topi annegabondi
s’imbelinano nei fondi con i peli freddi e tristi…
otto topi zuppi rompono la bella simmetria
di un passaggio di vecchi yuppie convenzionati dalla Maria!
Ottotopi, ottotopi…
Otto topi fracidi in cerca di un ospizio
si tuffano negli acidi del degrado edilizio
otto topi superstiti lanciando alte le grida
Per non vivere a Genova, si calan topicida!